Food e comunicazione, nuove strategie per la Centrale del Latte di Alessandria e Asti
Centrale del Latte di Alessandria e Asti, Società per Azioni che nell’ultimo esercizio ha realizzato oltre 30 milioni di euro di ricavi netti e che si fonda su una filiera corta e sostenibile per il latte fresco (12 cascine nel giro di 25 km da Alessandria) e su un paniere sempre più ricco di prodotti alimentari (oltre 400).
Con il sostegno di Amapola la Centrale piemontese, nei mesi scorsi, ha rinnovato la sua identità di marca e oggi guarda a nuove sfide. Una su tutte l’Expo di Milano.
Il latte fresco e gli altri prodotti della Centrale sono protagonisti all’Esposizione Universale di Milano 2015 attraverso la partecipazione a Identità Expo, un temporary restaurant in cui cuochi stellati provenienti da tutto il mondo si alternano, proponendo le loro creazioni di eccellenza. Grazie a un’importante partnership per tutta la durata di Expo la Centrale alessandrina fornirà loro il latte, la panna e il burro, godendo di un’occasione unica di visibilità nazionale e internazionale.
Amapola sta affiancando la Centrale del Latte anche in un’altra importante novità per il Gruppo: il lancio del rinnovato marchio del Latte ‘MU’ sul mercato di Savona e provincia, dove l’azienda detiene una posizione di leadership.
Il rapporto tra la Centrale piemontese e la Liguria è consolidato e risale al 2011, quando la Centrale di Alessandria e Asti ha preso in gestione il marchio della Centrale di Savona, avanzando sin da subito la proposta di acquisto. Questa operazione si è concretizzata ufficialmente lo scorso 1 Luglio.
Ora il Latte MU si presenta con una nuova identità di marca, in linea con quella che recentemente è stata apprezzata ad Alessandria, Asti e Pavia. Amapola, avvalendosi dell’art direction di Tomaso Serloreti, ha coordinato il rinnovo di logo, marchio e packaging, per raccontare al meglio cosa “sta dietro” a una bottiglia di latte della Centrale.
La collaborazione con la Centrale del Latte di Alessandria e Asti riassume bene i valori e le buone pratiche a cui Amapola si ispira: comunicare la sostenibilità vuol dire attribuire valore alle dimensioni economiche, sociali e ambientali delle organizzazioni, interagire con gli stakeholder in modo da ascoltarli, comprenderli e soddisfarli, ma allo stesso tempo responsabilizzarli per consolidare un rapporto di partnership e fiducia.