Mediazione Ambientale è guardare oltre gli schemi consueti
Ricchissima di stimoli la giornata conclusiva della prima fase del progetto La Mediazione dei Conflitti Ambientali, svoltasi a fine novembre a Milano, presso la Regione Lombardia.
Obiettivo del progetto, ideato e sviluppato dall’avvocato Veronica Dini, consiste nell’estendere l’applicazione dell’istituto della mediazione civile ai conflitti ambientali: “Uno strumento innovativo che consente di guardare oltre gli schemi pre-confenzionati dei conflitti in ambito civile e amministrativo”, afferma Nicola Giudice, Responsabile Servizio di conciliazione Camera Arbitrale di Milano.
Inoltre, si tratta anche di un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro, i cosiddetti green jobs, come ha sottolineato Sonia Cantoni di Fondazione Cariplo, uno degli enti promotori del progetto.
Per il grande valore della tematica e le sue prospettive, Regione Lombardia, attraverso le parole dell’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ha confermato con grande convinzione l’interesse allo sviluppo della mediazione dei conflitti ambientali, una tipologia di conflittualità che si va sempre più sviluppando.
Il convegno è stata l’occasione per condividere idee ed esperienze maturate in un anno di lavoro, in modo innovativo, condiviso e multidisciplinare: “Un primo grande risultato raggiunto in questa prima fase è costituito dalla maggiore consapevolezza ora presente nelle organizzazioni che si sono messe al tavolo di lavoro” – ha dichiarato il nostro Sergio Vazzoler, relatore al dibattito con un intervento sulla comunicazione in ambito ambientale.