Voci | Parole senza barriere: violenza di genere con Lella Palladino
Fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A. e Past President di Fondazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza), Palladino ci parla di centri antiviolenza, dell’esperienza quotidiana della sua Cooperativa, di come in Italia la situazione sia cambiata e di quanta strada ancora abbiamo di fronte nella lotta alla violenza di genere.
Nella quinta puntata di Voci affrontiamo un tema di cui – per fortuna – si parla sempre di più, con matrici culturali profonde e difficili da sradicare, fondate su una visione del mondo patriarcale: la violenza di genere. Anzi, la violenza maschile sulle donne, come ci ricorda Lella Palladino in questo episodio.
Un fenomeno strutturale
Nel mondo, la violenza di genere interessa 1 donna su 3. In Italia, da gennaio ad aprile 2024, i femminicidi sono stati 24, circa uno ogni 3 o 4 giorni. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
Oltre alla violenza fisica e sessuale, la violenza di genere però assume anche molte altre forme. È sufficiente riprendere i dati dell’ultima survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula su mondo del lavoro e discriminazioni verso le donne. Delle 11mila rispondenti, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.
L’intervista a Lella Palladino
Lella Palladino è fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A., Past President di Fondazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) e Vicepresidente di Una nessuna e centomila. In questa puntata di Voci, ci racconta la realtà dei centri antiviolenza, spiegando le attività di cui questi si occupano, l’importanza delle reti territoriali e la metodologia con cui approcciano le donne in pericolo e difficoltà. Il percorso è complesso: ascolto ed empatia sono centrali nel lavoro delle operatrici, come anche la capacità di sospendere il giudizio e rispettare cultura, tempi, situazione personale della donna. L’intervista prosegue con il racconto dell’esperienza della Cooperativa E.V.A., tra cinque centri antiviolenza e Case Rifugio, di cui una dedicata a donne in uscita dalla tratta degli esseri umani a fini dello sfruttamento sessuale. I progetti principali riguardano l’inserimento lavorativo di donne che non solo hanno subito violenza, ma in particolare sono state vittime di violenza economica.
Infine, l’episodio si chiude con una riflessione rispetto all’attuale situazione italiana. La violenza di genere oggi ha finalmente visibilità all’interno del dibattito pubblico, un passo avanti necessario ma non sufficiente per porle fine. Ancora troppi sono gli ostacoli alla libertà e all’autoaffermazione che vivono le donne. Combattere il fenomeno significa prima di tutto prendere consapevolezza della sua natura culturale e strutturale, fondata su “quell’idea secondo cui le donne restano seconde al mondo, (…) un altro da Sé rispetto a un universo maschile che continua a normare l’esistenza di tutti”.
La rubrica Voci
Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su YouTube.