La storia di come Amapola è diventata società benefit
Abbiamo fatto il grande passo a novembre 2021.
La decisione era in cottura da un po’. Caspita – ci dicevamo – la sostenibilità è il nostro pane quotidiano, con il nostro lavoro accompagniamo imprese e organizzazioni verso il cambiamento e oltretutto l’impegno verso il bene comune ci unisce anche a livello personale. Perché non lo mettiamo nero su bianco?
Lo abbiamo voluto fare bene, in un modo che rispecchiasse chi siamo e qual è il nostro approccio alla vita in generale, ma soprattutto a quella di agenzia. Così, ogni persona in Amapola è stata coinvolta nella definizione delle nostre finalità di beneficio comune (gli obiettivi che ogni società benefit inserisce nel proprio statuto). Abbiamo parlato, ci siamo confrontati, ci siamo detti su cosa volevamo impegnarci… e ci siamo anche scontrati, sì!
Il risultato?
Undici finalità di beneficio (forse abbiamo voluto strafare…), che abbiamo inserito nel nostro statuto.
Il Consiglio d’Impatto, una scelta “politica”
Ogni società benefit ha un responsabile dell’impatto. Noi abbiamo scelto di dotarci di un intero Consiglio. Da statuto il Consiglio d’impatto di Amapola è composto “da 3 a 7 membri ed è rinnovato totalmente o parzialmente ogni tre anni” e si occupa della gestione delle attività benefit. Può essere composto da dipendenti, collaboratori e anche stakeholder esterni. Requisito fondamentale: non aver compiuto i 36 anni di età.
Perché abbiamo scelto di affidare alle persone più giovani il timone degli obiettivi di beneficio comune, ribaltando le classiche posizioni gerarchiche?
La risposta più giusta sarebbe: perché no? Le generazioni più giovani possono e devono dare la direzione, soprattutto quando c’è di mezzo il loro futuro, e hanno le competenze per farlo. E troppo spesso, benché si dica “il futuro è dei giovani”, le decisioni rimangono in mano a generazioni che – a veder bene – sul piano dell’innovazione sociale e della tutela ambientale hanno fallito.
Quindi, per statuto, da noi sono le persone più giovani a decidere come gestire il nostro impegno per il bene comune. E sono sempre loro a occuparsi della nostra rendicontazione annuale.
Insieme per il beneficio comune
Ecco gli impegni che Amapola ha preso come società benefit, direttamente dal nostro oggetto sociale.
Contribuire in maniera costante alla diffusione e alla divulgazione della cultura della sostenibilità, della comunicazione ambientale, dell’economia sostenibile e circolare e del bene comune, attraverso canali di informazione proprietari e/o di terzi.
SCOPRI ALCUNI DEI NOSTRI PROGETTI BENEFIT
Un glossario della sostenibilità per tutti
Sono disponibili su Rai Play le pillole della rubrica “Il Glossario della Sostenibilità” nata dalla collaborazione tra Rai per il sociale, ASviS e FERPI e andata in onda nel programma Uno Mattina in Famiglia. Commenta Sergio, che ha visto nascere e crescere il progetto: "Una iniziativa di valore per superare il dibattito tra soli addetti ai lavori e allargare al grande pubblico la comunicazione della sostenibilità”.
Sergio alla Settimana del Lavoro di Torino
Parte oggi la Settimana del Lavoro 2022 organizzata dall'Istituto Ismel per la Memoria e la Cultura del Lavoro di Torino fino a sabato 26 marzo. Al centro dell'edizione di quest'anno i temi di sostenibilità. Giovedì 24 marzo, dalle 16 alle 19, presso il Polo del '900 di Torino si terrà l'evento Verso un’agricoltura sostenibile e giusta, all'interno del quale il nostro Sergio Vazzoler modererà la tavola rotonda su Agricoltura e cambiamenti del lavoro.
Amapola per gli Olivettiani
Continua il nostro supporto al network degli Olivettiani. Olivettiani.org è un progetto che raccoglie e collega fra di loro quanti, nel corso della lunga vicenda di Olivetti, hanno partecipato con orgoglio e passione a un’avventura fra le più entusiasmanti del panorama economico e industriale del nostro Paese. Tra cui il nostro fondatore Luca. Uno spazio di condivisione che con il nostro lavoro ci impegniamo a tenere vivo.